[ Disclaimer. Ciò che mi accingo a scrivere potrebbe essere influenzato dal mio grigio umore domenicale. Confido nell'intelligenza del lettore che saprà scremare la tristezza laddove sia necessario ]
Buongiorno. Mi chiamo Alessandro Bianchi, e sono il Creatore di Elena.
È inutile che cerchi le parole giuste per formare un preambolo per questo intervento. So dove voglio arrivare, e vorrei arrivarci subito. Tuttavia, la letteratura mi impone di suscitare in voi una certa suspense, e io non posso evitare di obbedire ai dogmi della Scrittura. Per raggiungere questo scopo, penso che vi parlerò a vuoto del personaggio che ho creato.
Elena è una ragazzina dolce e ingenua che frequenta la seconda superiore. L'aria trasognata che le aleggia sul viso la accompagna in ogni istante, anche perché sono davvero pochi i momenti in cui non si distrae pensando a regni incantati, castelli maledetti e innumerevoli pony colorati. Ama disegnare, la natura, guardare il cielo, preparare i biscotti con la nonna. Crede nell'amore, nel principe azzurro, nel colpo di fulmine. Pensa che il primo bacio sia fondamentale, ma concede anche una seconda possibilità. Ha paura del buio, dei rospi e di non avere amici. In prima media va al Luna Park con le amiche. Entra nella tenda di una cartomante, Manola, che le estrae la carta della Morte al rovescio. Due giorni dopo, il gattino di Elena si perde e non verrà mai più ritrovato. Indebolita dalla scomparsa del piccolo Fuffolo, Elena si lascia trasportare nel mondo delle arti pagane: inizia così a seguire ogni genere di oroscopo, impara a leggere le carte e le costellazioni. Scopre i fiori di Bach, e i significati delle pietre e dei colori. Si veste a seconda dell'umore, anche se tende a preferire il viola e lunghe sciarpe. In una tasca tiene sempre un'ippocastagna per difendersi dal raffreddore; nell'altra, la sua pietra portafortuna: il lapislazzuli. Ha una madre da cui ha ereditato un estremo romanticismo, caratteristica che non è stata tramandata alle altre due figlie, sorelle di Elena: la piccola e terribile Angelica, la grande e fredda Margherita. Il padre fa il consulente finanziario ed è spesso in viaggio per lavoro. Suo zio è una drag queen di un noto locale gay della regione, e si fa chiamare Madama Skaya. In prima superiore torna al Luna Park ed è lì che vede Dimitri per la prima volta: amore a prima vista, come ha sempre sognato. Inutile dire che ha un certo debole per i cattivi, per quanto poi stia sempre dalla parte dei buoni: la sua attrazione per Dimitri lo conferma. Lui non le dà le attezioni che lei vorrebbe da una storia, spesso le risponde male e non si cura di nasconderle le sue frequentazioni con altre ragazze. Elena non si scoraggia: nonostante il suo ottimismo non la ripaghi, lei continua a sperare e a non mollare e a correre verso il proprio obiettivo, fiduciosa che l'Amore, un giorno, trionferà.
Bene. Potrei continuare per altre cinque pagine, penso, ma credo di avervi annoiato a sufficienza. Il che è buffo, perché il mio compito era quello di instaurare una certa attesa.
Nel descrivervi Elena mi sono accorto ancora una volta di quanto io le somigli. Il modo con cui è facile farmi ridere, per esempio. Il mio essere piuttosto idealista, e totalmente restio alle generalizzazioni. Un mio certo zerbinismo nelle relazioni. La mia ingenuità che spesso mi fa cacciare nei guai. La mia sfiga totale che sovrasta ogni cosa. Il mio essere affascinato dalla magia, dall'occulto e dal soprannaturale. Il mio sognare ad occhi aperti, riuscire a vedere cose che non si verificheranno ma continuare lo stesso a sperarci, perché in quel momento il sogno mi fa stare bene.
Io sono Elena.
E non me ne sono reso conto subito, perché prima c'è stato quel periodo di tempo in cui uno si illude di essere un bravo scrittore. Ma ora lo so, e sono ancora più affezionato a questo personaggio. Al mio personaggio.
Il vero motivo di questo intervento era dire che Elena Giusti lascia il cast di Lunatika. Non è questa la sede per parlare dei motivi per cui lo fa: affari suoi, ovviamente. Mi limito a dire che le scelte di vita vengono prima della finzione, e ha tutto il mio appoggio. Non posso nascondere di essere rimasto male quando ho saputo la notizia da Tiziano. Elena interpretava... Elena, appunto. Egoisticamente ho pensato subito che era il mio personaggio ad esserne intaccato. Ero IO, nell'ottica che io sono il mio personaggio. E poi ho pensato che era un peccato non poter lavorare più con Elena Giusti, una ragazza che stimo molto e a cui sento di volere un gran bene nonostante ci conosciamo da poco più di un anno. Ma, come ho già detto, il teatro ha una priorità di certo inferiore a quella della vita, e non voglio nel dire questo pesare ulteriormente sulle scelte di Elena.
C'è una nuova ragazza a interpretare Elena. Venerdì sera abbiamo provato la prima scena in cui compare il personaggio, e l'ho trovata calzante e attenta. Sapevo già che fosse una brava attrice, e non avevo alcun dubbio che avrebbe saputo ricoprire anche un ruolo che non si avvicina molto al suo carattere. Quando, a fine serata, tu mi hai confermato che ti andava bene la parte di Elena, io ti ho detto che ero contento. Forse non mi hai capito, forse hai pensato che fosse una frase di circostanza. No: io sono davvero felice che sia tu ad essere Elena, e i motivi li ritrovi scritti in questo intervento. Spero che ti divertirai, e magari riuscirai anche a capirmi.
Elena Giusti lascia Lunatika, ma rimane nei nostri pensieri.
Guia Rizza interpreta Elena.
[ Un bacio a tutti e tutte,
e scusate la solennità, Little Lunatiks.
e scusate la solennità, Little Lunatiks.
Oggi va così ]